ANNE FRANK

regia di Matteo Rubagotti
A cura di Teatro a Pedali
Con Alessandro Calabrese, Luca Salata, Matteo Rubagotti, Teodoro Bonci Del Bene
musiche originali di Emanuele Bergamaschi


Descrizione

Tre musicisti si lanciano nella temeraria impresa di mettere in scena il Diario di Anne Frank con il solo ausilio dei loro strumenti (tastiera, contrabbasso, chitarra, spazzole, vibrafono) e di un apparato scenico costituito da casse, bauli, rubinetti e catafalchi trafugati alla bisogna durante la loro tournée. 

Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno.” .... “Ogni giorno sento che la mia mente matura, che la liberazione si avvicina, che la natura è bella, che la gente attorno a me è buona, che questa avventura è interessante. Perché dunque dovrei disperarmi?” 

Nell'affrontare la messinscena di un testo che offre spunti di riflessione su tali e tanti temi di rara profondità e difficoltà, la compagnia ha deciso di sfruttare, per quanto possibile, il potere evocativo del teatro, la sua pregnanza ed efficacia nell'evocare il ricordo anche recondito e nell'ispirare l'immaginazione dell'ignoto. In un concerto fantasmagorico che spazia dal tragico al grottesco, con l'ausilio di voci narranti, effetti sonori e visivi, gli spettatori saranno condotti a vivere una realtà abbastanza simile a quella che per lunghi mesi ha affrontato quotidianamente la famiglia Frank, nei suoi aspetti claustrofobici, aberranti, ma anche buffi e ludici, divenuti normali nel clima disperato e grottesco di quegli anni. L’Alloggio Segreto non sarà descritto o rappresentato, non ci sarà distanza fra attori e spettatori. Il mondo interiore - ed esteriore - di Anne prenderà vita grazie a coloro che l'ascolteranno, e vedranno attraverso i suoi occhi uno scorcio della realtà che ha vissuto. 

Data la vastità degli argomenti e dei problemi toccati direttamente e indirettamente dal “Diario”, durante il lavoro di stesura dello spettacolo, ci siamo trovati ad affrontare i seguenti temi che riteniamo possano essere di interesse per il pubblico: la percezione della guerra, l'adolescenza (rapporto genitori-figli, il primo amore), la cultura come antidoto alla follia, il potere narrativo della musica.