deSidera è...

DeSidera non è un festival di provincia. E' la scommessa sulla possibilità di fare dello spettacolo legato ai luoghi e ai tempi, e quindi alle domande, di un territorio di enorme ricchezza artistica, culturale e religiosa come il territorio bergamasco. È entusiasmante ideare spettacoli a partire dal dialogo con chi vive, lavora, amministra il territorio, con chi ne conosce le esigenze e le priorità. DeSidera vuole essere anche un'iniezione di coraggio e di fiducia in questo tempo di crisi.
L'immagine del contadino che, distogliendo per un istante gli occhi dal solco, li solleva verso le stelle, cercandovi i segni di un destino buono (di qui la parola desiderio, "trarre auspici dalle stelle") è quella che ci rappresenta meglio. Il corpo e la mente ben saldi a terra, ma con il cuore capace di giungere alle stelle. Questo è DeSidera. Contro tutte le crisi.

Luca Doninelli


Se deSidera ha avuto successo in questi anni è stato grazie al suo intenso rapporto con il territorio fatto di parrocchie, di amministrazioni pubbliche ed Enti che, spesso unendo le forze, promuovono gli eventi del festival. Mi piace pensare che questa relazione si fondi su una reciprocità che è andata via via chiarendosi e delineandosi, generando una profonda trasformazione della rassegna: non più solo un cartellone di spettacoli che deSidera propone alle comunità, ma veri e propri progetti teatrali che nascono congiuntamente spesso per valorizzare i momenti forti della vita collettiva, religiosa e civile.

Gabriele Allevi