Happy Mary

di Lorenza Pieri
regia Roberta Lena
drammaturgia Roberta Lena, Laura Magni e Lorenza Pieri
con Laura Magni
costumi Roberta Vacchetta
scenografia Jacopo Valsania
creazione luci Agostino Nardella


Descrizione

Happy Mary è uno spe!acolo irriverente, comico e commovente, una sorta di cover della Madonna, che celebra la donna, la sua fisicità, la sua gioiosa forza di riscatto attraverso un nuovo racconto della figura di Maria.

La Madonna, nel suo archetipo di modello femminile che dura da secoli, non viene più raccontata come una mater dolorosa, un concentrato di afflizione, ma come una donna forte dotata di fisicità e di felicità, che le sono state sempre negate in ogni racconto tradizionale.

Lo spettacolo racconta la tragicomica vicenda di un’attrice che durante le vacanze di Pasqua torna al suo paese e si trova suo malgrado ad interpretare il ruolo della Madonna nella processione pasquale. Inizia così un percorso personale che la porterà a confrontarsi con la narrazione che è stata fatta nei secoli, quella di Mater dolorosa, e con l’urgenza di essere lei in prima persona a raccontare un’altra versione di Maria, in un crescendo a tratti esilarante, ma anche profondo e commovente. Un racconto nuovo che invita a riflettere sulle grandi narrazioni delle icone femminili della nostra cultura e al tempo stesso invita a gioire della felicità terrena.

Il testo nato da un’idea di Lorenza Pieri e scritto con Roberta Lena e Laura Magni non risparmia ironia e sarcasmo al fine di riscattare la narrazione di questa icona, con un’intensità leggera e commovente insieme. La regia di Roberta Lena sublima il talento di Laura Magni, intessendo una drammaturgia scenica vivace, spiazzante, polifonica per una sola attrice in grado di interpretare magistralmente sette personaggi diversi in cinquantacinque minuti di monologo.

Happy Mary ha come fonte di ispirazione L’incontro, un rito popolare molto antico - presente in Italia in Abruzzo, Calabria (L’affruntata), in Sicilia (U’Ncontru) e Sardegna (S’incontru) che riproduce nelle processioni del periodo pasquale l’episodio, non descritto nei Vangeli, in cui Gesù risorto e sua madre si ritrovano. La Madonna che riabbraccia suo figlio si ribella all’idea di essere simbolo di dolore e sacrificio di sé e si fa portatrice di un messaggio che le è più consono: la spiritualità si scopre al mondo non solo attraverso il dolore, ma anche, e forse soprattutto, attraverso la grazia e la gioia che le donne sanno offrire e trovare nella vita.

 

PRENOTAZIONE - 28 AGOSTO

Date dello spettacolo

28/08/2021 21:15 - Urgnano - Sagrato Chiesa parrocchiale