DI OMBRA E DI LUCE
Io, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio
regia di Matteo Riva
drammaturgia di Maurizio Giovagnoni
compagnia Teatro Pedonale
Descrizione
Nel luglio 1610, dopo anni di fuga da Roma a Napoli e poi in Sicilia, Caravaggio si reca a porto d’Ercole per salpare su una nave per fare ritorno a Roma. Ha da poco ottenuto la grazia dalla condanna a morte a causa di un omicidio, ma a Porto d’Ercole viene fermato e interrogato mentre la sua nave salpa. Malato e abbandonato, lo troviamo solo e febbricitante sulla spiaggia, in una sorta di delirante racconto di se? stesso che si snoda attraverso lucide considerazioni sulla sua arte e drammatiche descrizioni della sua contraddittoria natura umana.
Caravaggio ci ha lasciato un’opera immensa che non si finisce di ammirare e scoprire; le sue tele dichiarano un forte e spietato realismo che si manifesta in un contesto misterioso e spirituale, dove il sacro si incontra con la materia. Di ombra e di luce è una incursione sfacciata e umile nel cuore di un artista, di un uomo che emblematicamente si offre con le sue miserie e grandezze, peccati e redenzioni, nella luce e nell’ombra, come ogni uomo.