Deve trattarsi di autentico amore per la vita

Dai diari di Etty Hillesum

drammaturgia di Giulia Calligari
Con Laura Marinoni
musiche da vivo di Gian Mario Conti


Descrizione

Etty Hillesum quest’anno compie 100 anni. Un’occasione da non perdere per diffondere il suo messaggio al più ampio numero di cuori possibile.

Negli anni ’40, mentre l’Europa sprofondava in una delle sue stagioni più nere e il nazismo sfondava gli argini della disumanità, in Olanda, una giovane studiosa ebrea faceva il percorso inverso. E scalava a poco a poco le tappe dell’illuminazione. Più si faceva scuro intorno, più lei trovava e cresceva dentro di sé la luce, Dio, l’Amore, e un senso e un’accoglienza della vita che la portavano a consegnarsi completamente ad ogni opportunità per evolvere, fosse pure dolorosa, fino a condividere spontaneamente il destino del suo popolo dentro il campo di concentramento di Westerbork. E ciò senza perdere compassione, neppure per i persecutori. Solo l’amore avrebbe potuto inaugurare un futuro diverso, sosteneva. Rispondere con odio, invece, significava che lo sterminio si sarebbe potuto ripetere nella Storia per sempre. Scriveva: “la vendetta sarebbe la via più facile, ma seminare anche una sola nuova particella d’odio renderebbe il mondo ancora  più inospitale. E ognuno deve cominciare a trasformare quest’odio in amore dentro se stesso. Solo così, chi verrà dopo di noi non dovrà più cominciare tutto daccapo”. Etty, durante gli anni 1941-’43, che corrispondono alla sua frequentazione - e a fasi alterne all’innamoramento -, di una personalità ‘magica’ come Julius Spier, alle letture della Bibbia, di Rilke e di Dostoewskij, scrive meticolosamente giorno per giorno dei preziosissimi Diari (editi in versione integrale da Adelphi), che ci accompagnano in questo percorso di crescita spirituale, fino alla sua morte avvenuta a Auschwitz nel 1943.

Il reading propone, attraverso pagine scelte del diario, di ripercorrere l’evoluzione che in questa sua crescita interiore ebbe il concetto di Amore: un tema che Etty affrontò a fondo, come origine e fine della vita, guardando in faccia tutte le cose con una libertà che può raggiungere solo chi stia aprendo, da pioniere e oltre i rovi dei pregiudizi e delle convenzioni, il proprio sentiero verso la verità. L’amore con cui si confronta è terreno in principio, con grande passione sensoriale per tutte le manifestazioni vitali e uno strenuo tentativo di liberarsi da ogni tentazione di possesso dell’oggetto d’amore, per farne invece un mezzo di elevazione; per l’Umanità tutta poi, trascendendo l’amore per il singolo verso una dimensione più cosmica di amore incondizionato, e infine divino, pur restando di una commovente tenerezza umana, quando affronta ogni capitolo della sua storia e della Storia completamente affidata alle braccia di un Dio immenso ma intimo che ha dissotterrato dentro di sé.  E con le sue parole: “Non ci si può mai ricordare abbastanza che dobbiamo renderci veramente liberi dagli altri, ma insieme lasciarli veramente liberi”. E poi la sua lotta quotidiana per tenersi in contatto con la sua corrente divina e non farsi riacciuffare dalla superficiale lettura della realtà: “Dentro di me c’è una corrente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio. A volte riesco a raggiungerla, più sovente essa è coperta da pietre e sabbia: allora Dio è sepolto. Allora bisogna dissotterrarlo di nuovo”. E a questa sorgente poi sempre si ricongiunge: “Dentro di me ci sono due grandi sentimenti basilari: l’amore, un amore inspiegabile, perché è un sentimento primigenio nei confronti delle creature e di Dio, e la compassione, una compassione infinita che a volte mi provoca pianti a dirotto”. Per arrivare alle ultime annotazioni del diario, nel pieno dell’esperienza del campo di concentramento che affronterà con amore, appunto, fino all’ultimo momento: “Dovrò imparare questa lezione e sarà la più difficile, mio Dio: prendere su di me il dolore che m’imponi Tu, e non quello che mi sono scelta io”, ma qui è già volata via, è irraggiungibile anche dalla Storia più nera. 


Date dello spettacolo

29/06/2014 21:15 - Almenno San Salvatore, Chiesa di San Giorgio