UNA BAMBINA DI NOME MARIA

di Giampiero Pizzol
con Laura Aguzzoni


Descrizione

La storia inizia come iniziano tutte le più belle fiabe : C'era una volta un re !Naturalmente il re ci deve essere ed ecco che la narratrice della fiaba, cantando una regale canzone si mette alla ricerca di un piccolo grande sovrano che siederà sul trono. Le mani dei bambini si alzano come una selva di cespugli. Qualcuno si fa avanti e cinge la corona, si acconcia una simpatica barba bruna scatenando il divertimento generale ed è finalmente pronto a governare il Regno. Ma il popolo deve imparare ad obbedire allo scettro regale, così comincia un gioco che coinvolge musicalmente tutto il pubblico. Il regno è breve e la corona passa ora sul capo di una Regina. Sua Maestà adesso è una bambina che per regnare non ha bisogno di corona, mantello, trono, scettro. Il suo reame è una casa con un giardino, qualche albero in fiore, e uno sgabello con un piccolo libro. La bambina si chiama Maria e insieme a sua madre Anna vive in un piccolo paese sperduto nella Palestina di duemila anni fa. La vita in quei posti non poi tanto cambiata da allora. Maria potrebbe essere una qualunque bambina africana, asiatica, sudamericana o europea. Certo, a lei è successa una vicenda eccezionale : ha ricevuto la visita di un angelo ed è diventata madre di Dio, ma questo non ha fatto di lei un' altra persona. Ed ecco che dalla platea l' angioletto arriva puntuale, ha una faccia da bambino birichino e non avendo altro con sé, le porta un fiore e un saluto. Tutto accade senza clamore. Maria resta ciò che era, senza abbandonare la sua terra e la sua gente, compie i lavori di sempre senza cambiare nulla della sua semplice vita. Ma prima ancora di quell'annunciazione com'era la vita di Maria ? Giocava ? Lavorava ? Chi erano i suoi amici ? Lo spettacolo parte proprio da queste domande. La storia è una giornata in compagnia di questa bambina tra i bambini. Maria si diverte a giocare a nascondino e corre felice da una parte all' altra, poi si ferma e apre un libro. Purtroppo non sa leggere e scrivere, così ascolta le storie che i suoi genitori le raccontano e sogna i Re e le Regine, le piogge e gli arcobaleni, prega e si addormenta cullata dalla ninna nanna di sua madre. Al risveglio, il giorno del suo compleanno, riceve due piccoli regali : una cintura di stoffa e un vestito nuovo. Subito li indossa e balla contenta sulla soglia di casa. Al mattino bisogna andare in cucina a preparare da mangiare e così insieme alla mamma si mette ad impastare il pane con farina, acqua e sale . Mentre lavora canta come fanno da secoli tutte le massaie . Lo cuoce, lo assaggia e poi getta le briciole agli uccelli. Un altro lavoro faticoso svolto ancora oggi da molte donne è quello di andare al pozzo ad attingere acqua. In Palestina come in tante altre parti del mondo l' acqua si porta in una brocca sistemata sulla testa: ci vuole equilibrio e attenzione per attraversare il fiume con i piedi posati sui sassi del guado. Bisogna essere regine incoronate d' acqua. Nel deserto l' acqua è più preziosa dell'oro di una corona. Ci sono tante cose da fare per chi abita in campagna : per esempio accudire gli animali . Un vero amico per Maria è un piccolo asino a cui lei dedica un po' di tempo portandogli fieno e frutta ogni giorno. Sul dorso di quell'asino se ne andrà a Betlemme e da lì fino al lontano Egitto. La giornata sta per finire, la sera scende e con il buio si sente il canto dei grilli e si vede spuntare qualche stella nel cielo. La notte non fa paura a chi è abituato a guardare in alto verso la luce amichevole della luna e del firmamento, verso l' universo dell'Altissimo. Alla luce di una candela o attorno al fuoco, succede a volte che le donne si riuniscano a cucire e rammendare. Anche Maria ha imparato fin da bambina quel lavoro e lo svolge insieme a sua cugina Elisabetta che spesso la viene a trovare. Il mattino dopo appena sveglie, le due bambine sentono un rumore alla finestra : sono le colombe che si alzano con la luce del sole e volano intorno alla casa. Le colombe accompagnano Maria dovunque vada e la leggenda dice che sono volate in cielo con lei anche perché il cielo non è poi così lontano dalla terra. Basta poco per salire e scendere sull'altalena del vento.
 


Date dello spettacolo

18/07/2015 21:15 - Gandino, Piazza Santa Croce