FILÒ

Viaggio di uno Zanni all'inferno

di e con Silvio Castiglioni
ispirato al poema di Andrea Zanzotto
alla fisarmonica, Beppe Chirico
ai fornelli, Paolo e Paola Castiglioni
luci, Michela Rinaldi


Descrizione

Nel Veneto il filò era la veglia dei contadini nelle stalle durante l’inverno. Fatti e sogni, nascite e morti diventavano rapidamente sostanza di racconto nel filò. Il vino, i giochi e le burle non mancavano mai, e la vigilia delle feste prima di andare a dormire compariva qualcosa da mangiare.

Orfano del mondo contadino il nostro filò ruota intorno alla figura di un inquieto cantastorie, ossessionato dai ricordi e piegato dalle circostanze a indossare i panni di un indomito Arlecchino e di altre maschere della Commedia dell’Arte. Una narrazione sincopata e trascinante che abbraccia gli ultimi trent’anni del secolo passato collegando una molteplicità di eventi e di luoghi nella fiduciosa ricerca di un disegno: da una remota contrada di campagna della pianura veneta, alla Milano dei primi anni settanta, e poi al Friuli del terremoto, per tornare al punto di partenza, un locale alla moda nella Buenos Aires dei giorni nostri, dopo aver toccato anche Siviglia, città cara a Cervantes.

Fra invenzione e memoria, vicende comuni e momenti intimi, si profila il destino di una generazione di sognatori delusi, che lo sguardo sempre presente degli animali – il maiale sacrificato, il leone nel circo, il mulo assassino, l’oca che non vuol morire – proietta in una dimensione cosmica.

La narrazione è addolcita da motivi musicali della tradizione popolare, e scandita dalla forza tellurica dell’omonimo poema in lingua veneta di Andrea Zanzotto, dove le colpe degli uomini, intenti a cavarse i oci un co l’altro, a darse fogo, a sbudelarse, sono comparate alla furia della natura, mare (madre) da maledir e da adorar.

Filò dura il tempo di preparazione del risotto col tastasàl, la carne di maiale profumata con aglio, vino bianco, pepe, sale e rosmarino. Al punto giusto, a cottura ultimata, finisce il filò degli attori e inizia il filò degli spettatori.

 

RECENSIONI

 

Walter Porcedda •La Nuova Sardegna

 

TEATRO, RISOTTO E CANNONAU

CAGLIARI. Teatro e cucina. Del buon teatro e della buona tavola. A proporli all’interno di un’insolita e apprezzatissima serata è l’ottimo Silvio Castiglioni, attore di prim’ordine di Santarcangelo di Romagna, patria di teatranti e di ribelli. E di buongustai pure. Capaci di … […]

Mara Serina •Ateatro N. 62

 

I FILI DEL SOGNO E DELLA RAGIONE

Filò, un corpo magmatico di materia e sentimento, di poesia che prende forma nel tempo, con fatica, con sofferenza, in un lento distillarsi di ricordi personali e generazionali. Questo il traguardo cui è giunto Silvio Castiglioni che ha di recente elaborato in forma definitiva uno spettacolo cui s… […]

Maurizia Veladiano •Il Giornale di Vicenza

 

DON CHISCIOTTE DELLE CAMPAGNE: UN BAMBINO DIVENTA CANTASTORIE

BASSANO. Piccole e grandi storie. Incontri, ricordi, voci di un’infanzia lontana, ma anche Cervantes, Siviglia, Buenos Aires, Madrid, il fuoco della notte, il gelo dell’inverno, l’ilarità inquieta delle maschere antiche, il loro passo affamato e grottesco, i sussurri della … […]


Date dello spettacolo

17/07/2015 21:15 - Romano di Lobardia, Orto Botanico nel Parco del Serio
24/07/2015 21:15 - Bonate Sotto, cortile della Biblioteca